È stato presentato la scorsa settimana a Bari, e avrà certamente altre
presentazioni nei prossimi mesi, il romanzo d’esordio di
Paola Borraccino dal titolo Cento volte buonanotte
(pp. 136, euro pubblicato dalla casa editrice barese WIP Edizioni.
Si tratta di una storia abbastanza breve (una fiaba, come recita il
sottotitolo) ambientata a Bari nei giorni nostri e raccontata dal punto di
vista della protagonista femminile.
Due ragazzi venticinquenni, Giulia e Alessandro si conoscono dai tempi
della loro adolescenza e da allora si perdono, si sfiorano, si ritrovano, fra
intermittenze del cuore, fughe, ripensamenti e legami con altre persone.
Fino a quando si rincontrano per caso, dopo tre anni, durante i quali non
avevano avuto alcun contatto.
Come recita la quarta di copertina:
«Forse la città è troppo grande per
continuare a giocare questa partita in bilico
tra attrazione e gelo ed in cui
rischiano di perdersi defintivamente.
È però destino che si incontrino di nuovo:
in una Bari finalmente complice, avranno
la possibilità di stare insieme e
conquistare il loro happy ending.
O forse no.
Magari è solo arrivato il “momento di
mettere la parola fine a questa
telenovela!».
Lo stile è brioso e potrebbe inserirsi nel filone della commedia
romantica. In concomitanza con la pubblicazione, è stato prodotto un
booktrailer, diretto dal giovane e bravo regista barese Vincenzo Frascà.
Ho letto il libro una domenica mattina, più per curiosità che per altro.
RispondiEliminaAssiepandomi nella lettura, l'ho divorato in poco più di un'ora.
Quell'incipit monco, che dà per scontata la conoscenza della vita pregressa della protagonista, mi ha costretto a colmarne le lacune integrandole con la persona dell'autrice.
Ho colto molti passaggi psicologici che mi hanno fatto identificare l'autrice Paola nella maschera Giulia.
Pur tuttavia, continuando a leggere, mi sono dovuto ricredere...
Poichè Giulia è in realtà la Nemesi, il Nirvana e l'aprosdòketon.
La Nemesi in quanto il percorso compiuto da Giulia la porta a combattere con i demoni che si trascina incessantemente, distruggendoli.
In tal modo raggiunge il suo Nirvana, realtà ultima e beatitudine eterna... almeno per il momento!
Ma è soprattutto il suo aprosdòketon, in quanto si discosta dalla Paola che pensa troppo, pena, si pente, si strugge e, inaspettatamente, prende una decisione, matura e definitiva.
Per quanto attiene al contenuto, questa lettura è stata piacevole ed istruttiva.
Spesso ha mosso al sorriso, talvolta si è caricata di intenso erotismo ma sempre ha offerto ottimi spunti per pensare.
L'identificazione, sia in Giulia che in Alessandro, è un passo obbligato, a fasi alterne.
Solo Paola poteva avvicinare, con stile e dovizia di particolari, citazioni famose e vernacolo barese, in una dicotomia che non rinnega mutamenti di registro per essere realmente se stessa.
E' un vulcano e come tale doveva esplodere per poi evolversi in qualcosa di più progredito.
Quello che più mi ha colpito, comunque, è il bipolarismo tra cogitatum e dictum,espresso magistralmente anche nella versione filmografica.
Questo ping-pong di pensieri che si alternano a parole esprime il dramma interiore di chi è costretto a dover essere, in una società basata su clichès banali e prevedibili.
Soprattutto in questo, Giulia - e quindi Paola - è vera...
Sono sinceramente incuriosita!
RispondiEliminaPenso proprio che dovrò procurarmi questo libro e leggerlo!
Laetixia
Grazie Laetixia,
RispondiEliminasono contenta che ti la scheda abbia suscitato la tua curiosità.
Che ne pensi del book trailer?
Se dovessi comprare il libro sarei felice di conoscere le tue impressioni.
Buona giornata
Paola
Woooooooooooooooooooooooooooow **
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