Non sempre io sono del mio parere.
Je ne suis pas toujours de mon avi.
Paul Valèry
"3, 2... buon anno!
Fa partire il tappo, ci scambiamo i baci sulle guance, vuotiamo i bicchieri e li riempiamo un paio di volte.
Decido di sacrificare l'apparenza alla comodità, per cui mi sfilo le scarpe con i nove centimetri di tacco e mi sento subito meglio con i piedi sul tappeto e i suoi occhi all'altezza dei miei.
Lui mi guarda al di sopra del bicchiere e dopo sorride e si avvicina, mi abbraccia e dice piano vicino all'orecchio: «Tanti auguri, veramente!».
Sposto appena la testa e fisso la sua bocca così vicina.
L'aroma della sua pelle mi investe le narici, sa di muschio bianco, di fiori; si sente anche la freschezza di bucato della camicia, l'odore del fumo tra i capelli e lo spumante nel fiato; il tutto mischiato mi inebria.
Non oso muovermi, respirare, solo i miei occhi vagano tra i suoi e la sua bocca".
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