venerdì 1 gennaio 2010

Perché CENTO VOLTE BUONANOTTE

di Paola Borraccino




foto di Lorenzo Starita ("Fin qua tutto bene...")

Questa estate ero alla ricerca di un titolo per il mio libro, fino a quel
momento ero indecisa tra Fumo (sottotitolo, ma sto cercando di 
smettere) ed Incaglio; inutile aggiungere che entrambi mi lasciavano
molto perplessa.

Dopo una decina di giorni avevo optato per Atto unico, poi mi sono
tornati in mente dei versi della canzone "Domani" degli Articolo 31
del lontano 1996. In quell'anno amavo molto quella canzone e la
ascoltavo di continuo, ma l'avevo tralasciata per anni.

Ora, improvvisamente, mentre nuotavo nel mare inquinato della
città, con il sole allo zenit pensavo a quella espressione Cento volte buonanotte...e c'era Ale, il nome del protagonista maschile del mio
racconto. Ebbene, non poteva essere che il segnale: avevo il titolo
del mio racconto.

Grazie J Ax e Dj Jad, non avrei saputo trovare un verso migliore.

               ...cento volte buonanotte
               e non dormivo, ti fissavo, poi mi muovevo 
               e ti svegliavo:
              " ...E lasciami dormire Ale, ti prego..."
               ed eri così bella che non ci credevo...

1 commento:

  1. Però anche "Fumo (ma sto cercando di smettere)" non era male.

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