giovedì 29 agosto 2013

Sono già solo (Modà)

"Niente è finito per sempre, basta un po' di felicità perché tutto ricominci"
  Émile Zolà
 

Troppa luce non ti piace
godi meglio a farlo al buio sottovoce
graffiando la mia pelle
e mordendomi le labbra
fino a farmi male, bene
senza farmi capire
se per te è più sesso o amore

Poi fuggi, ti vesti, mi confondi
non sai dirmi quando torni
e piangi, non rispondi, sparisci
e ogni quattro mesi torni
Sei pazza di me come io lo son di te


(RIT.)

Resisti, non mi stanchi
mi conservi sempre dentro ai tuoi ricordi
e poi brilli, non ti spegni
ci graffiamo per non far guarire i segni
e sei pioggia fredda
sei come un temporale di emozioni che poi quando passa
Lampo, tuono, è passato così poco e son già solo

Tornerai, tornerai

altroché se tornerai
ma stavolta non ti lascio
ti tengo stretta sul mio petto
poi ti bacio, poi ti graffio
poi ti dico che ti amo e ti proteggo
e poi ti voglio e poi ti prendo
poi ti sento che impazzisci se ti parlo
sottovoce, senza luce
perché solo io lo so quanto ti piace
e ora dimmi che mi ami
e che stavolta no, non durerà solo fino a domani

Resta qui con me perché son pazzo di te

(RIT. x 2)

martedì 27 agosto 2013

Tassonomia e sentimenti (2)

Insanity (Marc LEVY)
Non poter stare insieme a qualcuno,
non poter stare nemmeno senza.
Non poter stare vicini
ma neppure distanti.
Mancarsi accanto,
mancarsi dentro.
Mancarsi fuori
ma nel profondo.
Chissà se è amore lo stesso questo.
Questo non smettere di cercarsi.

-Massimo Bisotti 

domenica 25 agosto 2013

Però... però...

Dipinto "The Raven" (trad. Il corvo) di David INSHAW
Mi vuoi bene.
Però non puoi parlarmi.
Però mi vuoi bene.
Ma non puoi scrivermi.
Però ti manco.
Ma non cerchi di tornare indietro.
Però.
Però... Però vorrei che fosse tutto più semplice. Vorrei che bastasse volersi bene per essere felice.

Francesco Roversi
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Il corvo, forse per il suo colore nero lucente, colore del principio delle cose (il buio del ventre materno e quello della terra ove germina il seme), ma anche della fine (il colore della notte e della morte), ha sempre fornito una simbologia dagli opposti significati: animale della preveggenza, messaggero di esseri soprannaturali, portatore di malasorte, ecc.
   Qui si è scelto di accostare il quadro di Inshaw ai versi del poeta, avendo come interpretazione di riferimento quella di Cesare Ripa. Lo studioso accademico, nella sua opera più nota Iconologia, inserisce il corvo nella simbologia della irresolutezza.

venerdì 23 agosto 2013

L'attesa dell'amato (5)

 Amare e non essere amato, essere a letto e non dormire, aspettare e non veder arrivare, sono tre cose che fanno morire.” 
 (I. Némirovsky)
Peter Vilhelm Ilsted (1861-1933), "Looking out the Window"
"L'etimologia della parola desiderio ci rimanda al "De bello gallico": i desiderantes erano i soldati che la sera, dopo aver combattuto durante il giorno, restavano sdraiati a terra a guardare le stelle ed aspettavano i loro compagni non ancora tornati dalla battaglia. Da qui il significato del verbo desiderare: stare sotto le stelle ad attendere". (Galimberti) 
  Altri ne danno un significato simile, ma considerando che la parola desiderare di può vedere come formata dal suffisso "de", ossia lontananza, distacco e "siderium", cioè stella, astro, ne inferiscono il significato di lontananza, distacco da qualcosa che dà calore, luce, emozione (*). Ecco perché uomini e donne, in ogni epoca, sollevano gli occhi verso il cielo quando pensano al loro amato, quasi volessero dire loro: chiudi gli occhi ed esprimi me!

Attenzione, però, limitarsi a de-siderare, cioè, ad aspettare qualcosa o qualcuno, mentre le stelle stanno a guardare, non porta quasi mai la soluzione giusta, piuttosto amarezza e frustrazione, perché il destino è in agguato all'angolo della strada, "come un delinquente, una puttana o un venditore di biglietti della lotteria, le sue tre incarnazioni preferite. Ma non viene a cercarci a domicilio. Dobbiamo andargli incontro". (Carlo Ruiz Zafòn)


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* L'artista Roberto Benigni, invece, ha dato una sua interpretazione alla parola; egli sostiene che questa continua sensazione che ci manca qualcosa non è altro che nostalgia del luogo da cui proveniamo (le stelle) e a cui tendiamo irresistibilmente (dal blog Flusso di coscienza).
  Nella Bibbia, da alcuni commentatori, le stelle sono considerate il simbolo dei sogni.

giovedì 22 agosto 2013

La mancanza

Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra.
Ci sono tre parole, ma il poeta le ha cancellate.
Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla.

-Memorie di una Geisha (Arthur Golden)
"Ti sento dentro come un pugno"
«Perché sei così arrabbiata?»
«Lo sono perché non mi ha detto nemmeno "addio", se ne è andato senza neanche avvisarmi. E guardami, nonostante tutto, sono ancora qua come una stupida ad aspettarlo». 

— C'era una volta l'amore, ma ho dovuto ammazzarlo (pagina Facebook)

martedì 20 agosto 2013

DIMMELO (Modà)

Non eravamo amici. Nemmeno fidanzati. Ma eravamo qualcosa. E quel qualcosa mi piaceva.
(Anonimo) 





Non mi capisco
perdo il controllo
faccio paura addirittura
anche a me stesso
Ti trovo dentro
ogni ricordo 

è come un pugno che fa male
male di brutto
inerme incasso
e mi convinco un'altra volta
che non è finito tutto


Non cancellarmi
piuttosto dammi
almeno un'ora per parlarti
e per sfogarmi
non serve a niente
me l'hai già detto
ma abbi il coraggio di guardarmi
dritto dentro agli occhi

RIT.

Dimmelo, dimmelo
dimmi, dimmelo, dimmelo
dove posso andare adesso
Dimmelo, dimmelo
dimmi, dimmelo, dimmelo
per dimenticare
ci sarà un posto
dove l'aria non parla di te
Ti prego dimmelo, dimmelo
dimmi, dimmelo, dimmelo
dimmelo!

Vorrei toccarti
e respirarti
vicino ai punti più sensibili
e sentirti
gridare forte
non per dolore
ma dal piacere e dalla voglia
di fare l'amore
di farlo bene
senza paura più del tempo
di qualcuno che ci possa separare


RIT. X2

domenica 18 agosto 2013

LEZIONI D'AMORE (5) Non è una relazione se non c'è progettualità

Foto di papà con figli www.onemillionpicture.com
Un mio ex ragazzo pretendeva che la nostra rimanesse sempre una relazione bonsai, cioè credeva veramente che costringendola in confini ben delimitati potesse essere decorativa, poco ingombrante e, al tempo stesso vivere e prosperare. Ovviamente si sbagliava.
  Io, quindi, preso atto della situazione, smisi di investire nella coppia e la storia terminò, come era inevitabile. Occorre, infatti, che entrambi alimentino la pianta dell'amore, che è delicata e richiede cure ed attenzioni costanti, altrimenti si secca e va in rovina.

Tornando al titolo di questo post, mi viene da pensare che sia il motivo per cui le coppie dello stesso sesso aspirino al matrimonio: non è una questione soltanto di parità di diritti (o, comunque, un modo per risolvere questioni legali e problemi pratici); nella natura umana c'è l'aspirazione a poter andare oltre quello che l'immediato, a poter ipotecare un pezzo del proprio futuro e del proprio destino. Sì, è una illusione e le statistiche ce lo ricordano continuamente, squadernando impietose altri scenari, fatti di divorzi e conflitti familiari di ogni tipo. Tuttavia l'istituzione della famiglia, intesa nella sua accezione formale e giuridica, non cessa di essere il paradigma universale, quello cui tutti naturalmente tendiamo. Anche coloro che sono più lontani dal concetto tradizionale organizzano amicizie e affetti, cercando di creare un nucleo di riferimento, per non parlare delle famiglie di fatto.

Al di là del matrimonio e di impegni robusti, una coppia è un organismo vivente, non vive solo di presente, né tanto meno di passato, deve avere voglia di costruire o, quantomeno, deve avere uno slancio verso il futuro.
  Se la persona con cui state non fa progetti con voi (che siano qualcosa di più di un week end scopereccio), prendete atto che sta con voi a tempo perso, per divertimento. Questi sono dei motivi sufficienti per stare con una persona, purché li condividiate. Al contrario, pensare "per ora faccio finta che questa cosa mi stia bene, tanto poi lo/la convinco" può funzionare, ma è pericoloso, la stessa cosa di dire "smetto quando voglio". 
  Non prendetevi in giro, siate onesti con voi stessi se potete! Sicché, se amate una persona non accontentavi di niente di meno che essere ricambiati, senza giustificazioni e attese infinite. E se vi state ponendo la domanda, vuol dire che avete già la risposta, ma non vi piace. Molto semplice:

Se avesse sete di te si impegnerebbe. 

Valeria Ariodante (Avvocato esperto in diritto di famiglia)
E forse l'amore vero è solo quello col quale fai progetti, col quale costruisci qualcosa, col quale metti su famiglia e quell'amore lo devi preservare e coccolare, alimentare e sostenere, ci devi credere perché una volta che decidi di chiudere nulla sarà più lo stesso, nessun amore sarà così grande e importante, saranno medaglie d'argento, saranno compagnie ma non compagni, saranno un gran bene e magari un bene grande ma non saranno l'amore della vita e per la vita. Forse davvero il matrimonio è un vincolo indissolubile e l'uomo si illude di separare ma si allontana e basta?

Sarà proprio così? Non so, ma se lo afferma chi si occupa di separazioni e divorzi, sono propensa a crederlo.