domenica 9 febbraio 2014

Salirò

Poi un giorno rideremo, di tutto questo farci male.
Oggi è ancora presto.
Per oggi è ancora Vaffanculammammata.
No, grazie. (utente Twitter @ziacoca)



Salirò (Daniele Silvestri)
Salirò, salirò
tra le rose di questo giardino
Salirò, salirò
fino a quando sarò
solamente un punto lontano.
Pompa (rip. x6)
 
Preferirei
stare seduto sopra il ciglio di un vulcano;
mi brucerei,
ma salutandoti dall'alto con la mano.
E invece sto sdraiato
senza fiato,
scotto come il tagliolino al pesto che ho mangiato.
E resto qui disteso
sul selciato ancora un po'
ma prima o poi ripartirò.
 
Accetterei
di addormentarmi su un ghiacciaio tibetano,
congelerei,
ma col sorriso che si allarga piano piano
(come De Niro, ma più indiano).
E invece sto sdraiato,
senza fiato,
sfatto come il letto su cui prima m'hai lasciato.
E resto qui distrutto,
disperato ancora un po',
ma prima o poi ripartirò.
 
E salirò, salirò, salirò, salirò,
fra le rose di questo giardino.
Salirò, salirò
fino a quando sarò
solamente un ricordo
lontano.
E salirò salirò salirò salirò
Fino a quando sarò
Solamente un puntino…
…lontano x3)
 
Preferirei ricominciare
piano piano dalla base
e tra le rose lentamente risalire;
e prenderei tra le mie mani
le tue mani e ti direi:
"amore in fondo non c'è niente da rifare".
E invece
più giù di così
non si poteva andare;
più in basso di così
c'è solo da scavare,
per riprendermi
per riprenderti
ci vuole un argano a motore.
 
Salirò, salirò, salirò, salirò,
fra le rose di questo giardino.
Salirò, salirò
fino a quando sarò
solamente un ricordo lontano.
Salirò, salirò-o,
non so ancora bene quando,
ma provando e riprovando,
salirò, salirò,
fino a quando sarò
solamente un punto
Lontano.
Lontano.
Lontano.
Lontano.

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