sabato 9 novembre 2013

Il chiodo fisso

Si è sempre in crisi d'astinenza della persona amata. Tutto il resto non serve. Non basta. Non aiuta nemmeno ad attenuare il bisogno. 
Roberto Pellico (Utente twitter @RobertoPellico)

Mi dicono di non pensarci.
Ma se uno ha sete, cercare di non pensarci toglierà forse la sete?
Utente twitter Francesina (@lafranci82)

Le droghe non sono tutte uguali. Da quelle antropomorfe ci si difende con la lontananza.
Utente twitter Francesina (@lafranci82)
Love from a distance (MAGRITTE)
Durante il periodo del delirio amoroso accade tutto ciò che è descritto qui di seguito.

"L'innamorato, nei suoi comportamenti, presenta analogie con tre precise categorie di individui: gli affetti da disturbi ossessivi compulsivi, i tossicodipendenti, e le persone colpite da depressione.
  Tanto chi è innamorato quanto chi è affetto da OCD (Disturbo Ossessivo Compulsivo) perde la capacità di controllare il contenuto della propria mente. L'attenzione viene monopolizzata da pensieri e immagini che la volontà non riesce a scacciare. In entrambi i casi si manifestano difficoltà di concentrazione e impegno. Inoltre sia gli innamorati che gli affetti da OCD diventano superstiziosi e confondono pensiero e azione. Uno studio della psichiatra italiana Donatella Marazziti ha dimostrato che i i livelli della serotonina sono più bassi del 40 per cento tanto in che ha una diagnosi di OCD quanto in soggetti sani che si dichiarano innamorati.
  Sia innamorati che tossicodipendenti ed alcolisti avvertono costantemente un senso di incompletezza, sono consapevoli dell'irrazionalità dei loro comportamenti, ma non riescono a modificarli. Inoltre. l'incontro con una persona da cui sono attratti causa il rilascio nel cervello di feniletilamina, un composto simile all'anfetamina.   
  L'abbandono, invece, causa un brusco abbassamento del suo livello, che provoca chimicamente una reazione molto simile alla crisi di astinenza di un tossicodipendente. Uno studio di Semir Zeki pubblicato su "Neuroreporter" nel 2000 ha dimostrato che nell'innamoramento e nel consumo di oppiacei e cocaina le aree celebrali coinvolte sono le stesse.
  Quanto alla depressione, l'alternanza fra stati euforici e disforici dell'innamorato ricorda molto da vicino quanto accade nel disturbo bipolare. La semplice separazione dalla persona amata provoca normalmente apatia, insonnia, perdita di appetito, difficoltà di concentrazione, calo di interesse per le attività quotidiane, tutti sintomi comuni nella depressione." (*)

Purtroppo questa è una fase ineludibile e bisogna aspettare che passi, cercando di reagire, magari in compagnia di amici e di coloro che tengono a noi. Non allontaniamo chi cerca di aiutarci e non trattiamo male i malcapitati che ci sono intorno, per sfogarci, compresi i nostri cari e nuovi spasimanti, perché loro sì che ci amano veramente, a differenza di chi ci ha sputato via dalla sua vita, con noncuranza, come fossimo un pezzo di unghia spezzata!

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Tratto da "Cronaca di un disamore" di Ivan Cotroneo.

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