sabato 26 ottobre 2013

L'ABBANDONO (3): il delirio amoroso.

Quanto è il record di sopravvivenza sotto le macerie del cuore?
Sinestesia locale (utente twitter @liValeTuTTi)
"Guernica" 1937 (Pablo Picasso)
Può sembrare eccessivo accostare il capolavoro di Picasso con una situazione sentimentale, ma questa fase corrisponde al momento in cui si ha la guerra dentro: tutto è deflagrato, in disordine; non ci si raccapezza più, perché niente (ma proprio niente) è "a posto", cioè dove dovrebbe essere.
  Ci si sente scomposti in mille pezzi, disarticolati, con la mente che vaga fermandosi ora su un particolare minuscolo ora sulle grandi categorie concettuali o, altrimenti, spazia nel vuoto. Si è assenti, distratti, catatonici o ipereccitati.
  È il momento in cui si compiono, con estrema solennità, delle clamorose cazzate, di cui ci si pentirà mille volte: sms terribili e patetici nel cuore della notte, improvvisate, pedinamenti, scenate, pianti, minacce, urla, suppliche e una vasta gamma di umiliazioni di cui non ci saremmo MAI creduti capaci.

Neanche questo è il momento più difficile, fa male (certo che sì) e se qualcuno ci avvertisse non ci crederemmo, pensando che non si possa soffrire più di come stiamo già facendo, eppure... il peggio deve ancora arrivare. Alé!

Nessun commento:

Posta un commento